“L’uso regolare della sigaretta elettronica o dei cerotti con nicotina da parte delle donne incinte non è associato a nessun evento avverso.” Queste sono le conclusioni di uno studio importante che ha esaminato la sicurezza di questi sostituti a base di nicotina per le donne incinte durante la gestazione. Tim Coleman, dell’Università di Nottingham, uno degli autori dello studio, ha spiegato: “Il fumo durante la gravidanza rappresenta un enorme problema sanitario, e i prodotti contenenti nicotina possono essere d’aiuto per le donne incinte che vogliono smettere di fumare. Tuttavia, alcuni medici sono restii a prescrivere questi strumenti.”

Per analizzare il profilo di sicurezza di tali sostituti, è stato condotto uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Addiction, dal titolo “Safety of e-cigarettes and nicotine patches as stop-smoking aids in pregnancy: Secondary analysis of the Pregnancy Trial of E-cigarettes and Patches (PREP) randomized controlled trial”. Questo lavoro ha coinvolto sei università nel Regno Unito, una in Australia, ventitré ospedali inglesi, un centro antifumo scozzese e un campione di 1.140 fumatrici incinte. Tra gli autori figurano nomi noti nella ricerca sul vaping, tra cui Francesca Pesola, Linda Bauld e il coordinatore Peter Hajek della Queen Mary University.

I ricercatori hanno confrontato gli esiti della gravidanza tra le donne che hanno utilizzato regolarmente nicotina sotto forma di sigaretta elettronica o cerotti durante la gravidanza con quelle che non ne hanno fatto uso. Hanno misurato i livelli di cotinina salivare (un metabolita della nicotina) all’inizio e alla fine della gravidanza e hanno raccolto informazioni sull’uso di sigarette o terapie sostitutive con nicotina da parte di ciascuna partecipante, sui sintomi respiratori e sul peso dei loro bambini alla nascita.

I risultati indicano che l’uso della sigaretta elettronica era più diffuso rispetto ai cerotti (47,3% contro il 21,6%). Tra le donne che hanno smesso di fumare e hanno utilizzato la sigaretta elettronica, si è registrata una riduzione del 45% dei livelli di cotinina salivare. Per quanto riguarda i dati sulle nascite, le donne che durante la gravidanza hanno fumato e utilizzato prodotti sostitutivi con nicotina hanno avuto bambini con lo stesso peso alla nascita delle fumatrici esclusive (3,1 kg). Al contrario, il peso dei bambini nati da donne che non hanno fumato durante la gravidanza non è risultato influenzato dall’uso di prodotti a base di nicotina.

In conclusione, gli autori dello studio affermano che “l’uso regolare di prodotti a base di nicotina non è stato associato a nessun effetto negativo nelle madri o nei loro bambini”. Inoltre, tra le fumatrici, passare alla sigaretta elettronica ha portato a un miglioramento della tosse e dell’espettorato. Peter Hajek ha commentato: “Questo studio fornisce risposte a due importanti domande, una pratica e una riguardante la nostra comprensione dei rischi del fumo. Le sigarette elettroniche hanno aiutato le fumatrici incinte a smettere senza comportare rischi rilevabili per la gravidanza rispetto allo smettere di fumare senza ulteriore uso di nicotina. L’uso di strumenti contenenti nicotina per smettere di fumare in gravidanza appare quindi sicuro. I danni derivanti dal fumo in gravidanza, almeno nella sua fase finale, sembrano quindi dovuti ad altre sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco piuttosto che alla nicotina”.