Polosa e Tashkin hanno dimostrato che i fumatori che hanno sostituito le bionde con le sigarette elettroniche hanno riscontrato miglioramenti nei sintomi da fumo (tosse, catarro) e manifestato livelli più bassi di monossido di carbonio emesso.
Di Stefano Caliciuri Il 13 Agosto 2019
I fumatori devono esser fiduciosi: utilizzare le sigarette elettroniche è meno dannoso ai polmoni rispetto a fumare sigarette. È la conclusione a cui è arrivata una nuova revisione delle evidenze scientifiche sul vaping. Lo scrive il professor Riccardo Polosa, direttore del Centro di ricerca per la riduzione del danno da fumo, che tratta l’effetto delle emissioni di aerosol delle sigarette elettroniche sulla salute respiratoria fornendo così una revisione dei fatti.
“Per i fumatori che vogliono fare qualcosa per la loro salute – commenta Polosa – la nostra revisione mostra che passare alla sigaretta elettronica è un’opzione molto buona se non vogliono o non possono smettere completamente. Nessuno può provare che le sigarette elettroniche siano sicure al 100%, ma tutta la scienza mostra che le sigarette elettroniche sono molto più sicure del fumo. Concordiamo con il Public Health England e il Royal College of Physicians of London che sia ragionevole procedere sulla base che le sigarette elettroniche siano almeno il 95% meno rischiose del fumo”.
I risultati indicano che la mancanza di un resoconto chiaro e accurato degli studi sperimentali ha condotto ad affermazioni confuse sui rischi delle sigarette elettroniche per la salute respiratoria. “I milioni di morti risultanti dal fumo delle sigarette illustrano una tragedia continua, immediata e prevedibile di cui si deve tener conto completamente in un’analisi razionale dei rischi-benefici” ha spiegato lo scienziato catanese. “A nostro parere ci sono prove raccolte crescenti che suggeriscono che sostituire le sigarette con le sigarette elettroniche è un metodo efficace per contenere l’uso di sigarette a base di tabacco. Sfortunatamente la comprensione dei consumatori dei rischi relativi è falsata e, negli ultimi anni, meno fumatori adulti hanno percepito le sigarette elettroniche come meno dannose delle sigarette a base di tabacco. Queste percezioni sbagliate hanno conseguenze reali e richiedono correzioni”. L’articolo scritto da Polosa e il suo gruppo di ricerca è il primo tentativo di correggere la maggior parte di queste percezioni sbagliate e di fornire una fonte autorevole quando si comunica al pubblico come migliorare la salute personale e pubblica dei fumatori. Gli ex fumatori che usano attualmente le sigarette elettroniche e i fumatori che intendono usare le sigarette elettroniche al posto del fumo hanno il diritto di conoscere le informazioni reali sui rischi e benefici potenziali di questi prodotti. Il miglioramento della comunicazione dei rischi legati al fumo può promuovere più cambiamenti positivi tra i fumatori che non vogliono smettere o non possono smettere ed eventualmente può ridurre o prevenire alcune delle morti per malattie respiratorie causate dal fumare di tabacco. Gli autori della revisione hanno scoperto anche che i fumatori che hanno sostituito le bionde con le sigarette elettroniche hanno riscontrato miglioramenti nei sintomi da fumo (tosse, catarro) e hanno manifestato livelli più bassi di monossido di carbonio emesso. Questi risultati sono stati ancora più benefici per i fumatori che sono passati definitivamente alle sigarette elettroniche. Per i fumatori con malattie quali l’asma e la malattia polmonare ostruttiva cronica, l’uso delle elettroniche ha un effetto benefico sui sintomi, sebbene i dati aggiuntivi siano necessari per determinare l’effetto completo che le sigarette elettroniche possono avere sulla funzionalità polmonare. Il professor Donald Tashkin, pneumologo e docente presso la David Geffen School of Medicine alla University of California, spiega: “Produrre risultati accurati per determinare i rischi e i benefici dell’uso delle sigarette elettroniche richiede un miglioramento sostanziale dei piani di ricerca attuali. Ovviamente, solo gli eventuali studi ampi e a lungo termine degli svapatori che non hanno mai fumato possono fornire i dati definitivi per mostrare qualsiasi impatto potenziale che l’uso di prodotti da svapare può avere sulla salute a lungo termine”. Il professor Polosa conclude: “Non basta sfidare la ricerca non istruttiva o anche fuorviante dovuta a problemi con la metodologia e l’interpretazione di questi studi. È urgente affrontare gli errori comuni e sviluppare raccomandazioni metodologiche robuste e realistiche in modo da valutare adeguatamente l’impatto dell’uso di sigarette elettroniche sulla salute umana in condizioni d’uso normali. L’adozione di metodi standardizzati può rendere possibile una migliore scienza per la riduzione del danno da tabacco”.